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The Diary
Spain

Zaragoza - Terra di Spagna

Andiamo via veloci.
La Francia e la Spagna meriterebbero mesi di girovagare.
Ma la nostra meta è l'Africa!
Riparati i primi inconvenienti tecnici durante il viaggio; un tubo fissato in alto sul serbatoio principale perdeva gasolio perchè il tappo in gomma si era deformato.
Una fascetta metallica acquistata alla prima ferramenta ha risolto il problema.

Ed eccoci a Zaragoza!
Hotel Hispania, centrale con parcheggio privato (la prudenza non è mai troppa) soli 50 euro per una camera centralissima che ci consente una bella passeggiata per il centro storico con la visita della Basilica del Pilar con la sua immensa piazza.

La specialità della zona pare essere la cena con tapas.
Per essere ben informati visitiamo due taverne che consigliamo vivamente.

Los Victorinos, si sta in piedi, si beve vino e si sceglie che tapas mangiare. Tutto molto buono; solo locali.

Tragantua, sia in piedi ma soprattutto seduti. Molte tapas anche di mare, piatti deliziosi.
Ci chiediamo di fronte ad un piatto di polpette di toro in salsa di tartufo, sorseggiando un vino tinto locale, (tutta la cena 36 euro in due) se la destinazione africana, è proprio quella giusta...
Questo ben di dio ci fa vacillare.
Teniamo duro, finiamo il vino e via a letto.

Madrid - Un salto da Amici

Come resistere alla tentazione di fare un salto alla capitale di questa caliente nazione?
Soprattutto quando le congiunzioni astrali fanno si che gli amici Carlos e Laura sono nella loro casa di Madrid!
Mica facile trovarli, visto la loro avventurosa vita sempre in giro per il mondo.
(Date un'occhiata al loro sito www.ultrarun.es)
Una bellissima casualita', colta al volo, nel giorno della festa della citta' con tanto di processione!...

Verso Gibilterra

Via da Madrid, dagli amici, dagli agi.
Ci rechiamo al sud verso lo stretto che costringe il mediterraneo alle dimensioni di un canale.
Le montagne rotonde, irte colline, piene di ulivi che ci hanno portato a Tarifa, patria del vento e mare per windsurfer, ci hanno affascinato e stupito.
Un paesaggio veramente unico che ci ricordava a tratti la Namibia, ma con contorni più definiti e meno immensi, e a volte la toscana.
Ma l'emozione più grande è stato vedere all'orizzonte, oltre il mare confuso dalle nubi, sopra le nuvole sfrangiate dal vento in foschia, a confine fra il cielo e l'indefinito mare, una striscia ondulata di terra scura.
L'AFRICA.
Lì che ci aspetta, teatro dei nostri giorni futuri.
Fatiche e meraviglie, problemi e disagi, amicizie e momenti indimenticabili.
Il nostro viaggio, la nostra avventura, sogno e incubo, desiderio e timore. Eccola li di fronte che ci aspetta e ci invita.
Solo una notte.
Una sola ancora.
E cammineremo sulla tua antica terra .



Note Tecniche:

Mi accorgo di perdere gocce d’olio dal differenziale posteriore.
E’ il tappo del livello. Era già avvitato molto, lo stringo meglio ma rimane tenero… vedremo domani.



Nota sui CAMPEGGI

Noi abbiamo dormito al camping Torre della Pena a nord del paese. E’ dotato di un buon ristorante interno, carino ed in riva al mare. Servizi puliti e docce calde ad orari prefissati ma abbondanti.
E’ un poco troppo vicino alla strada e in tenda c’e’ veramente molto rumore di camion. Suggeriamo di scegliere un camping di quelli più vicini al paese che sono più interni e lontani dalla strada.

Alcegiras

Da qui si prende il traghetto per il continente africano.
Da qui partono i traghetti per il Marocco.
Destinazione Tangeri e Ceuta
Noi scegliamo Ceuta perché non è caotica come Tangeri e allo sbarco si è ancora in terra spagnola. Questo facilita le cose.
Paghiamo 34 euro sola andata () per noi e la K7.
Ci pare un buon prezzo.
Corse ce ne sono ogni ora; dalle 6 del mattino alle 22 circa.
Ci sono diverse compagnie e la traversata dura dai 45 minuti a 1 ora

Ceuta

Questa enclave spagnola in terra d’Africa è un’eredità del periodo coloniale.
Il Marocco non è mai stata una colonia della Spagna ma alcune zone erano state occupate e utilizzate come basi strategiche.
Questa, assieme a Melilla è rimasta terra spagnola.
Facciamo il pieno di tutti i serbatoi escluse le taniche, come molti ci hanno consigliato.
Prezzo gasolio per litro 0,744€. (nella Spagna del sud era di circa 1 €/litro)
Ci avviamo verso la vicina frontiera con il Marocco ben segnalata.

Documenti richiesti:
Passaporti
Carta Gris
Libretto dell’auto
Carta verde dell’ assicurazione.

Occorre poi compilare 1 modulo con i dati dell’auto e 1 modulo ciascuno con i dati personali.
Entrambe i moduli si chiedono direttamente ai funzionari di dogana e polizia.
Le procedure sono facili e snelle.
Prima la polizia, poi la dogana.
In questo caso se si parla un poco di francese o spagnolo, non c’e’ bisogno di farsi aiutare dai soliti “facilitatori di dogana” che offrono i moduli e promettono di farvi risparmiare tempo in cambio di mance.
Attenzione!
Assicurarsi bene che la propria assicurazione si valida.
Quella da noi posseduta non era valida per il Marocco, non ostante la compagnia italiana per ben 2 volte ci avesse rassicurato sulla sua validità.
Facciamo in dogana un’assicurazione temporanea della validità di 10 giorni per la somma da rapina di 60 euro.
Durata complessiva della operazione doganale 1 ora.
Mettiamo indietro gli orologi di 1 ora ed entriamo in Marocco.