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The Diary
The Solidarity
Una cisterna a Moyale (Kenya)
2008-11-28
Le grosse taniche da 8000 litri costano 700 euro circa. Vengono trasportate da Nairobi fin qui e, vista la strada, il trasporto costa 150 euro. Con qu...
Villaggio del Fanciullo - Sololo. (Kenya)
2008-11-26
Nel villaggio OBBITU verranno accolti 20 dei 150 bambini orfani che sono seguiti e curati dal C.C.M. La struttura comprende stanze, cucina , bagni e d...
Pozzi eolici - Laisamis (Kenya)
2008-11-24
In questa regione l’acqua è preziosissima e scarsa. Ogni scarico di casa è riciclato in canale per l’irrigazione di qualche metro quadro di orto. L’ac...
Kenya

Entriamo in Kenya! – 30 ott 2008

Con 50 US dollari di visto al confine. Durata 3 mesi.
Ci fanno inoltre pagare una specie di “bollo” per auto straniere. 40 dollari per un mese!
Timbriamo il Carnet in entrata. E’ ancora valido ma la sua durata è di un anno e fra due giorni scadrà. Occorrerà rinnovarlo a Nairobi alla locale Automobil Club: AAK. Si può estendere la validità per altri 3 mesi, ci informa da Roma il Dott. Nesta dell’ACI che ci assiste nell'operazione.
Serve un Taxi?... Ovviamente a pedali.

Kericho, la zona del the.

Le giovani foglie verde brillante. La tosatura uniforme. Gli ordinati sentieri per la raccolta, che separano i fitti intrecciati cespugli.
Le coltivazioni del the danno alle colline l'aria di un immenso ordinato giardino.

A volte alcuni tratti di strada sono abbandonati e si deteriorano.
Ma sulla cartina sono ancora segnati con un bel rosso scarlatto.

Masai Mara. Un giorno da fotografo - 1 nov 2008

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Federico Veronesi, fotografo professionista e guida naturalistica.
Abita da 6 anni a Nairobi e passa diverse settimane al mese nel parco a “caccia” di animali.
Il suo sito è www.federicoveronesi.com.
Passiamo un giorno con lui nella paziente e sapiente attesa del “momento magico”.
Una giovane femmina di leopardo con la sua preda.
La sonnacchiosa leonessa.
L’attraversamento delle zebre con i coccodrilli che le inseguono.
Una famiglia di cheeta.
Questi momenti che siamo riusciti a fotografare, sono i suoi regali per il nostro viaggio.

Altipiani

Aria frizzante e una bella campagna intorno che ricorda la Toscana. La strada secondaria che percorriamo arriva ad una altezza di 2800 metri.

Lago Nakuro N.P. – 2 nov 2008

Piccolo ma grazioso e pieno di animali. La sua caratteristica unica è quella di dare dimora a migliaia di fenicotteri rosa.

Occorre fare attenzione, in giro per il parco ci sono soggetti poco raccomandabili.

Le avevamo viste già in altri parchi ma solo qui erano così vicine.

ed ecco la bella e la bestia...

Buon Compleviaggio! - 2 nov 2008

Esattamente un anno fa.
Siamo partiti da Nonantola (MO) verso questa splendida esperienza.
Abbiamo attraversato 28 paesi.
Raccolto decine di storie e racconti.
Visto centinaia di persone, situazioni, paesaggi, panorami.
Lasciato aiuti per circa 7000 euro.
Ci rimangono 5 stati da attraversare, i più difficili sulla via del ritorno.
Grazie a tutti voi che ci avete seguito!

Nairobi – 3 nov 2008

Arriviamo di sera. Festeggiamo assieme a 32 ragazzine orfane il nostro “compleviaggio”.
Il giorno dopo ci rechiamo all’AAK, l’ACI locale, per prolungare la validità del Carnet De Passage scaduto da qualche giorno.
Ci è di grande aiuto la gentile e solerte assistenza del Dott. Nesta dell’ACI di Roma col quale comunichiamo via mail.
Facciamo un salto anche da Schuhmacher (si chiama proprio così) un simpatico tedesco che ha una officina Land Rover super attrezzata il quale realizza elaborazioni e preparazioni su auto-avventura veramente sorprendenti.
Chiediamo il suo parere sulla perdita di olio del riduttore che ci costringe al rabbocco di 100ml ogni 2000 km circa. Trafila dalla parte collegata al cambio. Ci consiglia di non spendere soldi e di continuare a rabboccare fino a casa.
Prendiamo informazioni all’ambasciata Italiana sulla sicurezza di alcuni luoghi, e all’ambasciata del Sudan dove abbiamo deciso di non prendere il visto rimandandolo ad Addis Abeba (Etiopia).

AMREF, un conto in sospeso!

L’associazione ELFOAVVENTURE, nel dicembre 2006 ha fatto un versamento di 8.000 euro ad AMREF Italia.
I fondi dovevano servire per finanziare un pozzo e un allevamento ittico in Uganda e una cisterna con tubature per raccolta di acqua e delle latrine per una scuola in Kenya.
Alla partenza del nostro viaggio, Amref Italia, contattata con anticipo, non ci ha fornito nessuna informazione sui luoghi degli interventi.
Ci siamo recati in Uganda alla bella sede di AMREF a Kampala per sapere in quale villaggio era stato costruito il pozzo. Mancava l’interessato per accedere alle informazioni e noi non avevamo tempo di ritornare dopo alcuni giorni. Pare comunque che non ci siano archivi con cui risalire rapidamente ai donatori.
Qui a Nairobi c’è il quartier generale per l’Africa.
Incontriamo la signora Rosina, (del Kenya) e chiediamo informazioni sul luogo dei progetti in Kenya.
Vorremmo SOLO sapere DOVE sono stati realizzati.
Molto gentile prende tutti i nostri dati e ci promette di inviarci una mail o di chiamarci al nostro numero africano.
Dopo 3 giorni ancora nessuna informazione.

Orfane dell’HIV

Per fortuna sono tutte sane!
Nella casa “Maria Romero Children’s Home” sono alloggiate e accudite 32 ragazze, dai 5 ai 13 anni. Le mamme sono tutte decedute a causa dell'AIDS. Se ne occupa suor Assunta. Rimaniamo qualche giorno con loro e lasciamo un gettone Elfo. (dettagli in solidarietà)

Congratulazioni ad OBAMA!

Siamo molto contenti di questa scelta degli americani.
Speriamo che ci sia una svolta nella politica USA a favore della pace e del dialogo.
Qui in Kenya sono tutti impazziti di felicità.
Balli e canti per le strade, party, incontri e concerti in piazza.
Le origini, da parte di padre, del neo Presidente pare provengano da una regione a ovest del Kenya nella tribù degli Luo, una delle più numerose. Le aspettative della gente di aiuto speciale alla nazione, secondo noi piene di illusione, sono altissime.
Hanno proclamato un giorno di festa nazionale con le attività tutte chiuse per festeggiare l’avvenimento.

K7 in difficoltà...

Da Nairobi, andando verso la costa la strada non ha grandi centri abitati. Sono otre 500 km.
Uno strano rumore alle basse velocità ci insospettisce e facendo una ispezione sotto l’auto scopro un cuscinetto del giunto dell’albero di trasmissione crepato.
Insistere a proseguire significa fondere e rompere il giunto.
Lo smontiamo e proseguiamo a due ruote motrici.
E’ lo stesso già cambiato in Namibia mesi fa.
Anche una goccia di olio sul pedale della frizione suggerisce che è l’ora di cambiare la pompa.
Per fortuna ne ho con me una di scorta.

Mombasa – 10 Nov 2008

Anche se si dice sia insicura e caotica, troviamo carina e vivace questa cittadina sul mare con forti influenza arabe ed europee.
Questo è il piccolo e interessante forte Jesus, costruito dai portoghesi nel 1593. L’architetto che lo ha progettato era un italiano: Gian Battista Cairato.
Quando i portoghesi arrivarono in queste terre, vi trovarono insediati già da 1000 anni le popolazioni arabe provenienti dall’Oman e dalla Persia che facevano i loro affari e commerci con avorio, oro e schiavi verso l’oriente.
Monumento meno antico e più rassicurante sono le zanne che pubblicizzano la birra nazionale.
Qui troviamo anche i pezzi per riparare l’albero di trasmissione della K7.

Likoni - 11 nov 2008

Prendendo un traghetto a sud in direzione della Tanzania, a pochi minuti dalla città, c’è il paesino di Likoni.
Lì Enrica e Pino di Torino, che ci hanno scritto on line su questo sito, ci hanno segnalato un orfanotrofio che andiamo a visitare.
Destiniamo un gettone Elfo all’acquisto di cibo per i bambini.
(Dettagli in solidarietà)

Watamu - 13 nov 2008

Una colonia di italiani.
Sono tanti, in questo piccolo villaggio bordato da un cristallino mare con spiaggia bianca caratterizzato da lunghissime alte e basse maree.
Camminando fra la bancarelle di mercato si sente parlare swahili e italiano.
Sono i “coloni” moderni, che occupano il territorio non con le armi ma con il denaro. Comprano bellissime case di villeggiatura a costo contenuto (non basso) danno lavoro a centinaia di africani e determinano uno stato di benessere indigeno superiore alla media keniota.
Alcuni vengono poche settimane l’anno, altri si sono stabiliti quasi definitivamente.
Anche noi abbiamo l’occasione di provare l’ebbrezza della vita da “colono” grazie alla generosità di un caro amico di Modena.
Questa “pausa” ci è indispensabile per sistemare l’auto, attendere alcuni “rifornimenti” provenienti dall’Italia, (Alitalia permettendo) e ricaricare le batterie in attesa dei difficili paesi e pericolosi territori che dovremo attraversare in seguito.

Rovine di Gede - 14 nov 2008

Una città inghiottita dal tempo e dalla foresta.
Probabilmente una “città stato” come molte altre fondate attorno all’anno mille lungo la costa dai commercianti persiani ed arabi.
E’ sconosciuta la causa dell’abbandono di Gede che si ammanta di mistero. Nonostante la sua grandezza e ricchezza di case ben rifinite, nessun manoscritto dell’epoca la nomina.

Serpentario

Molto interessante e ricco di animali. Merita davvero una visita. Fra i vari esemplari notevoli, alcuni grossi cobra “sputaveleno”, un aggressivo cobra dell’egitto, e alcuni meravigliosi ed enormi esemplari di Vipera del Gaboon. Qui viene estratto il veleno per alcuni laboratori che in Sud Africa producono l’antidoto.

Malindi - 16 nov 2008

Antica città stato swahili, rivale di Mombasa non si oppose all’arrivo dei portoghesi e cominciò a collaborare con loro. Oggi non ha molte attrattive culturali da offrire a parte un bel mare.
C’è una colonna in riva all’oceano che ricorda l’arrivo di Vasco De Gama, che fu aiutato da marinai locali per il raggiungimento delle Indie, e una cappella con tetto in paglia della stessa epoca. Dove pare siano stati sepolti due membri del suo equipaggio.
Per la K7 facciamo la convergenza, cambiamo pompa frizione, olio differenziale posteriore, ingrassaggio completo e finalmete lavaggio!

AMREF Kenya

Dopo alcuni scambi di corrispondenza siamo finalmente riusciti a sapere il luogo dove un anno fa sono state costruite due latrine e una cisterna per la raccolta dell’acqua grazie ad una donazione di ELFOAVVENTURE effettuata coi fondi raccolti con l’iniziativa “Tutti pazzi per il pozzo”.
Abbiamo effettuato una deviazione di 270 km sulle piste dell’interno costa. Grazie alla disponibilità di alcuni operatori di AMREF che abbiamo trovato sul luogo, e che ci hanno accompagnato per gli ultimi 15 km abbiamo trovato la scuola primaria di Jimba Con 751 fra ragazzi e ragazze.
Ecco dunque, con grande gioia che vi mostriamo le latrine e la cisterna che grazie ai soci di Elfoavventure sono state possibili.
Rimane l’incognita del pozzo e degli altri progetti in Uganda che speriamo di chiarire con AMREF Italia una volta rientrati.
(altre foto e dettagli in Solidarietà)

Si va... - 20 nov 2008

Partiamo da questa situazione idilliaca e per noi alquanto estranea.
Lasciamo il buon Samuel e la bella e confortevole casa di un caro amico neo nonno e riprendiamo la nostra ruvida avventura verso Nairobi.

Facciamo una pista nuova abbellita da splendidi baobab che, raggiunge e attraversa il parco dello Tsavo facendoci risparmiare 100 km. Le condizioni ora sono buone perché il fango si è essiccato ed il terreno è solido.
Arrivati all’ingresso del parco però non ci fanno passare se non pagando il pedaggio di 85 dollari. La stessa cifra che chiedono per visitare il parco.
Tornare a Malindi e rifare la strada significa allungare di 300 km e allora tentiamo un ardito taglio di 100 km verso sud per una pista di servizio usata solo dai guardaparco saltuariamente. Dovremmo arrivare sulla strada principale dopo alcune ore.
Ad ogni bivio l’indecisione, nessuno a cui chiedere, scegliamo sempre la maggiore e quella che ha direzione sud.
Solo una volta la pista si perde nella boscaglia ed impieghiamo quasi un’ora a ritrovare una traccia che si rivelerà poi giusta.

Lebbrosi del Lago Vittoria

Incontriamo i responsabili del centro di cura e ospitalità degli ammalati di lebbra e facciamo una piccola donazione Elfo. (dettagli in solidarietà)

Oldonyiro - 21 nov 2008

La misteriosa e scassata pista per Oldonyiro, ci porta ad abbandonare la strada che da Nairobi sale verso nord. Percorriamo 80 km in un paesaggio molto differente dai precedenti. Più brullo e arido. Due tartarughe di diversa natura ci tagliano la strada.

Nonno Luigi

Luigi Panzeri ospita e cura da 11 anni in questo sperduto villaggio nella savana circa 200 bambini. Orfani, ammalati di cuore, feriti da lesioni gravi, trovano conforto ed assistenza. Purtroppo per noi ma fortunatamente per i bimbi in questione, in questo periodo si trova in Italia per far operare al cuore una ventina di piccoli ammalati. Ci accolgono i suoi bravi assistenti locali.
Lasciamo un gettone Elfo. (Dettagli in solidarietà)

Sulle tracce dell’elefante

Visto che le cose semplice non riusciamo a farle, per tornare alla strada principale cambiamo pista e esploriamo un’altra fetta di questa selvaggia affascinante ed incontaminata savana.
Un elefante inconsapevole ci precede.

Samburu People

Questo è il territorio del popolo Samburu, simile a quello Masai.
Molto meno famoso e molto più autentico, ancora saldamente ancorato ai propri usi e costumi. Attirati dagli specchi, timidi e curiosi, non parlano che il loro dialetto. Si incontrano colorati lungo la pista mentre pascolano i loro animali.

Archer’s Post – 22 nov 2008

Sembra di essere in un villaggio di frontiera del lontano west. Polvere, sole e poca acqua.
Qui due missionarie laiche mandano avanti una scuola materna, e un centro di salute e nutrizione.
Lasciamo un gettone Elfo. (Dettagli in solidarietà)
Questo bimbo è stato morso una settimana fa da un serpente. Per fortuna non era velenoso oppure è stato un “drybite”.

Samburu Park – 23 nov 2008

La visita ad uno degli ultimi parchi del nostro viaggio ci regala l’incontro con le giraffe reticolate e questa strana antilope.

Grossi branchi di elefanti giocano lungo il fiume e si battono a duello. Numerosissimi gli incontri e gli avvistamenti.

Anche gli uccelli chiedono l’attenzione con i loro meravigliosi colori e richiami.

Comunità Umoja

Alcune donne sole o maltrattate si sono unite per formare una comunità solidale. Vivono all’interno di un villaggio di sole donne, gestiscono un campeggio e vendono oggetti di artigianato.
A volte questa attività ha infastidito alcuni uomini invidiosi che hanno tentato di ostacolarle.
Andiamo con piacere a trovarle con l’intenzione di aiutarle.
Arrivati nel villaggio però l’atmosfera da “assalto al turista”, la richiesta esorbitante di denaro per scattare foto, il costo degli oggetti 20 volte superiore a quelli dei normali mercatini (1000 scellini al posto di 50) ci avviliscono.
Acquistiamo un braccialetto di perline e una collana per mantenere l’intenzione al sostegno (spendendo 10 euro!) ma andiamo via un po’ amareggiati.

Laisamis ed Enrico – 24 nov 2008

Non pioveva da un anno e mezzo prima delle scarse ultime piogge.
Siamo ospiti per una notte nel cortile di Enrico che da tempo vive qui con la sua famiglia locale.
Ha fatto tantissimi lavori nella sua vita per aiutare questo poverissimo frammento del Kenya.
L’ospedale di fianco ad esempio, gestito da alcune suore italiane alle quali lasciamo una sporta di medicinali che avevamo preso per il nostro viaggio e che a noi speriamo non servano più.
Attualmente servono stantuffi per i pozzi eolici situati in alcuni villaggi nell’interno.
Lasciamo un gettone di solidarietà Elfo. (Dettagli in Solidarietà)

Marsabit e la K7 - 25 nov 2008

La strada sterrata degli ultimi giorni è fra le peggiori che abbiamo incontrato in Africa.
Dura, ondulata e rocciosa. Non si trova la velocità giusta. Ogni bullone si svita. Il cofano con il peso della ruota di scorta si è di nuovo sfondato. Abbiamo messo la ruota dentro la vettura. Stringiamo i bulloni che si trovano svitati ogni sera e sostituisco il gommino dell’ammortizzatore dello sterzo trovato a caro prezzo. Ingrasso e proteggo gli snodi. Aggiungo ancora olio al riduttore. (200ml dopo 4000 km) Continuo a rivettare la carrozzeria. Circa 10 rivetti ogni settimana saltano. Coraggio. Ancora poco più di due mesi…

Sololo - 26 nov 2008

Guardando sulla cartina questo villaggio così remoto, vicinissimo al confine dell’Etiopia viene da chiedersi come mai il dott. Pino Bollini ha deciso di seguire l’ospedale costruito anni fa dai missionari e gestito dal gruppo C.C.M, (una ong di medici di Torino). La popolazione locale appartiene alla tribù dei Borana, proveniente dalla vicina Etiopia e trascurata dal paese.
Pino sta anche costruendo un villaggio per orfani, “Obbitu”, che contribuiamo a terminare con un gettone Elfo. (dettagli in Solidarietà)

Per fare la foto sopra ho quasi rischiato la vita!
Un enorme esemplare della lunghezza di un metro e venti di Puff-adder, vipera soffiante, era addormentata per fortuna, a 10 cm dai miei passi.
Stavo per pestarla quando mi sono accorto della sua presenza. Pareva morta ma toccata con un bastone si è svegliata e nascosta nei cespugli a fianco.
E’ andata MOLTO bene!

Gruppo GSH – 27 nov 2008

Francesco è un veterano dell’Africa e della solidarietà. Assieme alla moglie e a un gruppo di amici formano la GSH, Gruppo Sololo Hospital, una piccola ma attiva associazione che si adopera per sostenere l’ospedale di Sololo. Ogni anno vengono a fare dei lavori e in questi giorni hanno realizzato condotte idriche ed impianti elettrici. Vorremmo mantenere il contatto con loro per iniziare con Elfoavventure una collaborazione utile.
Appuntamento in Italia.

Strada verso la l’Etiopia

Ancora terribilmente ondulata.
Ora che è asciutta pone solo problemi di comfort ma dopo le piogge, il suo fango diventa una trappola per le ruote e non consente di passare. Strada devastata ma a fianco centinaia di persone stanno sotterrando i cavi delle fibre ottiche (!). Per qualche centinaio di chilometri questa pista è stata sempre famosa per gli attentati e i banditi. Per questo era transitabile solo con convoglio armato. In questi ultimi mesi la situazione è tranquilla. Ce lo confermano in diversi italiani e missionari che abitano in questa regione. Decidiamo di passare dunque senza scorta armata anche se ad un posto di blocco la polizia si è offerta di scortarci (a pagamento) fino a destinazione.

Moyale - 28 novembre 2008

Città di frontiera.
O meglio, divisa a metà dalla frontiera con l’Etiopia. Sostiamo la notte nella missione comboniana. Facciamo riparare una gomma che si romperà di nuovo per la scarsa qualità della colla dopo 1 giorno. Anche qui l’aridità e la scarsità di acqua sono il problema maggiore. Nel sottosuolo non si trova acqua e le cisterne per la raccolta della pioggia è l’unica soluzione alla sete.
Lasciamo un gettone Elfo per una tanica destinata ad una famiglia. (Dettagli in solidarietà)

Il paese mascherato - Impressioni del paese

Si perché il Kenya porta una bella maschera di efficienza, stabilità, progresso. Chi viene in questo paese il vacanza, torna a casa con una immagine assolutamente parziale del Kenya. Le strade asfaltate, i bei parchi, i lussuosissimi lodge, gli ipermercati di Nairobi fornitissimi di ogni mercanzia, anche italiana. La polizia gentile, la sicurezza nelle spiagge della costa, coi suoi locali e discoteche. Stabilità politica e progresso. Sotto le maschera si nasconde il vero Kenya, o meglio la parte sommersa dell’iceberg, quella che non splende sotto il sole. Quella delle strade devastate ed abbandonate a se stesse senza manutenzione se non sono utili alle rotte turistiche. Quella dei centinaia di uomini donne e bambini senza assistenza sanitaria. Quella della corruzione che per ben tre volte fa scomparire i finanziamenti già erogati per la sistemazione e l’asfalto della trans-africana verso l’Etiopia, ancora in proibitive condizioni.
Le diverse tribù molto bellicose sempre agitate le une verso le altre. All’ovest per il potere politico.
Al nord per il territorio ed il possesso del bestiame. Al nord est per la vicina Somalia che “trasuda” armi e banditi. Si è parlato delle manifestazioni post elezione ma non dei centinaia di morti massacrati a colpi di macete fra le etinie Kikuyo e Luo.
Non si sa nulla dei missionari rapiti a Mandera. E non ancora rilasciati.

Insomma una bella varietà di paese. Di paesaggi, panorami, persone, parchi, lussi e grandi miserie.
Dalla pace delle coste alle tensioni calde dei confini.

Cartelli, birre e curiosità