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The Diary
Zimbabwe

In Zimbabwe! - 31 lug 2008

La dogana con lo Zimbawe ci fa tornare con la mente ai vecchi tempi del Congo.
Paghiamo 30 dollari a testa il visto di ingresso e dopo mezz’ora di attesa perché non decidevano quale impiegato dovesse sedersi allo sportello, ci estorcono 25 dollari alla dogana per tasse stradali e tasse sull’emissione di fumi. “Carbon Tax”.

Vic Falls

Negli 80 km verso Vittoria Falls incontriamo elefanti ed un posto di blocco della polizia che ci chiede da bere. Lasciamo una mezza bottiglia di acqua e si accontentano. Siamo soddisfatti, anche perché abbiamo un poco forzato l’agente di frontiera per non pagare l’assicurazione sull’auto e siamo senza.
Victoria Falls è un città turistica nata attorno alle cascate. Chi abita qui è impiegato o lavora in un qualche modo coi turisti. Anche le “cabine telefoniche” vengono improvvisate, visto che lo stato non le prevede. Un posto anomalo e carissimo perché ha i prezzi allineati all’Europa.

Il mercato di artigianato è estesissimo e con molta pazienza si riesce a fare qualche buon affare soprattutto se si propone baratto. Una maglietta o un cappellino valgono come 20 dollari di denaro. Le scarpe poi, vanno a ruba. Un giovane barbone mi chiede insistentemente le mie molto rotte e bucate sotto. A lui non importa, dice che comunque sono meglio delle sue e ci mostra le scarpe sfasciate. Gliele regalo e raggiungo la macchina scalzo.

La città è piena di disperati che assediano tenacemente tutti i turisti e tentano di ricavare qualche dollaro americano. I dollari dello Zimbabwe sono quasi carta straccia. Un dollaro locale stampato nel 2006 ora non vale nulla. L’inflazione è così alta che ogni giorno il cambio viene aggiornato più volte. Sono state stampate banconote da milioni di dollari. Oggi un dollaro americano vale 100 miliardi di dollari Zimbabwe. I 5 bilioni di dollari della banconota in foto valgono 30 centesimi di euro. Con essi si acquista una caramella. Per una banana chiedono 50 miliardi di dollari Z.
Oggi.
Fra 3 giorni sarà già più cara.
Nella foto anche una ricarica telefonica minima da 3 miliardi.

Francesca lavora alla reception del campeggio di proprietà di un bianco. Uno dei pochi rimasti nel paese dopo la “pulizia” e la requisizione dei beni ai bianchi effettuata dal Presidente. Questo mese guadagna 10 dollari US. Non è scontenta perché lo stipendio è sicuro e ogni mese le convertono l’equivalente di 10 dollariUS in dollariZ e l’inflazione la tocca poco. Lo stesso campeggio ci chiede 28 dollari a notte!
Zacaria fa il cameriere al ristorante (caratteristico ma non di lusso) per 7 dollari US al mese più le mance. Serve birre che i clienti pagano 8 dollari US. I piatti costano circa 23 $US. Una donna delle pulizie guadagna l’equivalente di 3 dollari al mese. Tutti ci consigliano di non entrare nel paese. Troppo pericoloso. Questa città turistica è relativamente sicura ma nelle altre la gente è alla disperazione.
La tensione è alta.
Inoltre non si trova nessun tipo di combustibile.

Ancora un dittatore che devasta il suo paese!

Robert Mugabe, attuale presidente ultra ottantenne ancora in carica a forza ( ha appena assassinato gli oppositori politici che pare avessero vinto le elezioni) è il responsabile dello sbando del paese. Un regime corrotto e incapace di governare. Niente rifornimenti, inflazione alle stelle, distrutta l’industria del turismo, distrutta l’agricoltura, la maggior risorsa del paese. Per tentare una nuova credibilità dopo aver devastato l’economia della nazione, ha espropriato alle famiglie di bianchi terre e strutture con centinaia di dipendenti. Le ha date in mano a parenti e conoscenti. A volte una sola persona ha ricevuto più di una fattoria ed invece di una ridistribuzione delle terre c’è stato l’opposto. Le fattorie floride e produttive, in pochi anni sono cadute a pezzi, le terre non utilizzate con metodo sono state abbandonate. Tutti i lavoratori hanno perso il posto. Ora moltissima gente fugge in Sud Africa trovando una fortissima opposizione da parte dei neri locali che hanno già grossissimi problemi di disoccupazione: 35%.
I disordini xenofobici di Johannesburg di questi mesi con feriti e morti da machete, ne sono il risultato.

Cascate Vittoria -1 ago 2008

E’ stato il grande esploratore, medico e missionario David Livingstone il 18 novembre 1855 a scoprire queste meravigliose cascate formate dal fiume Zambesi.
Qui in Zinbabwe gli hanno dedicato questo monumento nel centenario della scoperta, quando ancora il paese si chiamava Rhodesia. Dall’altra parte del fiume, in Zambia, gli hanno dedicato la città chiamandola col suo nome.




Uno spettacolo mozzafiato.
Le cascate simbolo dell’Africa sono alte 97 metri di caduta per un fronte di 2 km.

Impressioni del paese

Un paese allo sbando. Devastato da politici incapaci, insensibili ai bisogni e alle sofferenze della gente. Diritti civili calpestati ed elezioni truccate o fortemente influenzate da violenze. Non è una storia nuova in Africa ma in questo caso il degrado della realtà sociale è esasperato. Fortissime tensioni e violenze interne. Normalmente non rivolte contro i bianchi, ma il “bianco” in Africa è un colore che “si nota” e rende pericolosa la vita del turista.
Nella citta da noi visitata, la gente nonostante le enormi difficoltà è gentile e amichevole. Normalmente non assilla i turisti con continue e insistenti richieste. La polizia tenta di estorcere denaro o “souvenir” dai turisti motorizzati.
Abbiamo mandato le cartoline agli amici del “ruggito per te” chissà se arriveranno?

Cartelli e birre

Qui abbiamo solo una birra.