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The Diary
The Solidarity
Contributo dei corridori alla gara podistica 100 Km del Namib Desert. (Namibia 2)
2008-07-11
Grazie a tutti i concorrenti della gara che hanno lasciato indumenti, medicinali e donazioni per le opere di solidarietà dell’ Elfoavventure. Un ringr...
Namibia 2

Eccoci di nuovo in Namibia!

Ritorniamo in questo bellissimo paese per terminare la visita e per incontrare i partecipanti della corsa a piedi “100 Km del Namib Desert.”

Come su una nave...

Questa strada di circa 100 km ci fa beccheggiare come sul ponte di una nave.
Taglia trasversalmente una serie infinita di alte dune a perpendicolo con essa.
Entro le dune corrono le lunge valli erbose popolate da pecore e springbok e racchiuse dagli argini di sabbia.

Luderitz – 2 lug 2008

Città e porto importante, è cresciuta nel profondo di una baia sicura e protetta dai marosi.
Il terreno è di roccia grigia che sembra annerita da bruciature. Grigio in genere il nebbioso cielo.
Unico colore, la tinta di alcune case che tentano di equilibrare il bilancio morale dei colori.





Diaz Point

Nel luglio del 1488 Diaz arrivo, primo europeo della storia in questo punto della Namibia e si rifocillò poco prima che una furibonda tempesta, che durò 15 giorni, lo scaraventasse decine di miglia al largo e più a sud.
Fu la sua fortuna. Ripercorrendo la rotta verso est doppiò l’estremo sud dell’Africa. Oggi qui c’e’ una copia della croce che vi lasciò e una vivace colonia di foche.

Kolmanskop la città fantasma.

Terra di diamanti! In questa area, dalla fine dell’ottocento estraggono quintali di diamanti. In questa città, la produzione però nel 1956 si è così indebolita da indurre ad abbandonare la città, ricca e popolarissima, che era nata nel contorno della miniera.
Oggi si può visitare e immergersi in questa aria nostalgica popolata da fantasmi.


I circa 600 km che separano Ludritz dal deserto del Namib corrono su una strada bellissima.
Panorami immensi e mozzafiato.

Castello di Duwisib

Un barone tedesco innamorato di una bella americana ha fatto costruire per la sua “principessa”
e futura moglie questo castello.

Architettura decisamente fuori dal comune per questi luoghi.

Rotto l'albero di trasmissione

Un rumore improvviso e come una esplosione sotto la K7.
Si è spaccata una crociera dell’albero di trasmissione anteriore.
La smonto e procediamo con due sole ruote motrici per i restanti 300 km fino al Sossusvlei.

100 Km del Namib Desert


Eccoci ricongiunti con gli amici della “100 km del Namib Desert”, la dura corsa a piedi sulle dune di questo antico immenso deserto.

Solidarietà alla 100Km della Namibia.

Alla fine della gara abbiamo raccolto indumenti e medicinali portati da alcuni concorrenti. Peccato che solo due di essi erano stati informati prima della partenza dell’iniziativa. Se avessero saputo, avremmo raccolto di più. L’interesse comunque è stato generale e ci sono state donazioni generose. (dettagli in Solidarietà)

Sossusvlei - 10 lug 2008

Questo angolo della Namibia è veramente suggestivo. Qui ci sono le dune stanziali più alte del mondo. Il paesaggio è unico. Simbolo ed orgoglio del Paese.

In questo deserto pieno di vita abitano Springbok, Orix, Sciacalli, Otocioni, Struzzi e splendidi camaleonti.

Buon Compleanno Kla!

Ecco la meravigliosa sorpresa festeggiata con l’amico Gianni vicino di compleanno.
Sono ben iniziati i festeggiamenti.

Solitarie - 11 lug 2008

Salutati gli amici della gara, eccoci di nuovo sulla strada.
Questo luogo un tempo di frontiera rimane una sosta obbligata per fare rifornimento e assaggiare la mitica torta di mele.

Tropico del Capricorno.

Su e giù per l’Africa riattraversiamo il tropico del Capricorno.

In bici dalla Germania

Ecco uno più matto di noi!
Bernward Elsel.
Partito con questa strano tandem a giugno 2007. Ormai lui è quasi alla fine del viaggio. Ha viaggiato nella parte est dell’Africa e raggiungerà Cape Town. Il suo sito è www.bike-together.de

Continuano i festeggiamenti!

Raggiungiamo a Swakopmund carissimi amici locali e altri arrivati dall’Italia. Con loro passiamo 5 giorni di festa per mare e per terra.

Sandwich Harbour - 12 lug 2008

Ci spingiamo con le auto fino a Sandwich Harbour, una baia anticamente utilizzata dalle navi per fare rifornimento di acqua dolce.
Si raggiunge solo con la bassa marea attraverso una pista sulla spiaggia.

Swakopmund e la K7

L'architettura in questa simpatica cittadina sul mare è decisamente di stile tedesco. Come l'origine della maggior parte degli abitanti.
Qui, all'Harry's Garage facciamo riparare la K7.
Giunto a croce dell'albero di trasmissione anteriore, filtro aria nuovo, ingrassaggio totale, contatti fanaleria sinistra, sistemazione chiusura cofano, sostituzione guarnizione differenziale anteriore. (Sì, proprio quella cambiata a Cape Town 30 giorni fa!!!).
Invece della torta, una bella revisione per i 20 anni della K7!
Auguri!

Cape Cross - 15 lug 2008

In questo punto Diego Cao tocco terra dopo il suo viaggio dal Portogallo. Era la metà del 1400 e questa spiaggia era il punto più a sud raggiunto dagli europei fino a quel momento. Oggi, oltre a un monumento commemorativo, c'e' una straordinaria colonia di foche.

Welwitchia Mirabilis

Una straordinaria pianta preistorica che sopravvive ancora oggi in questi deserti e al sud dell'Angola.
Quella nella foto è plurisecolare.

White Lady - 16 lug 2008

Nel massiccio del Brandberg troviamo diverse pitture rupestri.




Questa è la famosa "dama bianca", dipinta 2000 anni fa.
Molto controverso il significato.

Febbre alta...

Passati da Windhoek ci dirigiamo a est sulla Trans Kalahari High Way verso il Botswana. La strada è ottima, frequentata a bordo strada da numerosi facoceri.
A 20 km dal confine ci blocca per tre giorni una febbre a 38e mezzo.
Scatta il solito autotest-malaria che risulta negativo. Non resta che aspettare in questa tranquilla fattoria “Zelda”in compagnia dei suoi animali.
Eccone due, un porcospino e un leopardo femmina di 9 anni.





Uscita dal paese

La frontiera col Botswana è facilissima. Tre minuti per il timbro del passaporto e nessun timbro sul Carnet de Passage. Ci chiedono di vedere il cedolino della tassa stradale pagata al primo ingresso dall’Angola. Ne strappano una parte e via! Tutto bene.
Ci chiediamo come mai non lo hanno fatto quando siamo usciti per andare in Sud Africa. Avrebbero dovuto, e col nuovo ingresso avremmo dovuto ripagare. Comunque, a caval donato...
L’ingresso in Botswana è altrettanto facile. Un timbro sul passaporto e la tassa di “circolazione” di 70 pula o 100 Dollari namibiani.

Impressioni sul paese

Cosa c’entra un delfino con la Namibia? In effetti una duna era più adatta ma questo è un delfino namibiano di Walvis Bay a sottolineare la grande varietà di animali che si possono vedere in questo paese. E’ il primo paese, scendendo dalla costa ovest, dell’Africa dove si ritrovano gli animali “tradizionalmente” esistiti qui. Il salto fra Angola e Namibia è come quello fra il Nord Africa e l’Europa. Pare un altro continente. E’ anche il paese del grandi panorami. Il paese dai mille tipi di deserto. Qui si incontriamo per la prima volta dopo il Marocco, campeggi attrezzati, ma con servizi decisamente superiori. Acqua calda, pulizia, strutture comuni per cucinare, piazzole con barbecue, elettricità. Le strade sono tutte tenute in buone condizioni e le principale tutte ben asfaltate. Non ci sono più in tutto il paese posti di blocco, a parte uno vicino all’aeroporto internazionale. Ci sono scuole, presidi sanitari, ospedali. Un paese tutto sommato “sicuro” da vivere, almeno secondo lo standard africano, anche con tutti gli accorgimenti difensivi che un bianco in Africa deve sempre avere.

Cartelli , birre e curiosità