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The Diary
The Solidarity
Le ragazze di Aboke (Uganda)
2008-10-28
In questa scuola in un territorio nel nord dell’Uganda, ancora pericolosamente infestato da banditi e ribelli provenienti da Congo e Sudan, si arriva ...
Uganda

Benvenuti in Uganda – 24 ott 2008

Superata la facile e rapida frontiera di Cyanika ci sembra di fare un salto nell’Africa del passato.
Strada sterrata e campagna con capanne.
Il benvenuto ce lo dà uno stormo di splendide Gru coronate. Simbolo dell’Uganda.

La contea dei mezzi uomini

La strada è tortuosa.
Sale e scende fra campi coltivati ottenuti terrazzando ogni palmo di collina.
La zappa da queste parte la usano tutti. Uomini, donne e bambini.
Anche sotto la pioggia lo spettacolo è suggestivo e pare senza dubbio di essere finiti nella contea di Frodo del libro di Tolkien.

La velocità lenta dell’auto dovuta alla cattiva pista questa volta è un grosso vantaggio che ci permette di apprezzare meglio il panorama.
Ci avviciniamo lentamente ad un frastagliatissimo lago.
La gente al nostro passaggio chiede prepotentemente e sorride poco. I bimbi tirano terra.

Lago Bunyonyi – 24 ott 2008

Peccato per il tempo brutto perché questo lago è veramente bello.
Campeggiamo in un bel posto sulla sua riva: Overland resort 10.000 scellini a testa (4 euro circa)
GPS S1°16.297’ E29° 56.350’

Queen Elizabeth N.P. – 25 ott 2008

Eravamo indecisi se recarci o no questo parco. Il tempo instabile, la prossimità con la frontiera del vicinissimo Congo DCR con i suoi ribelli sbandati e i suoi profughi, la scarsa fiducia nell’avvistamento di nuovi animali interessanti, ci poneva il dubbio sulla visita.
Per fortuna abbiamo deciso per il si.
(In realtà proprio in questi giorni a pochi km oltre la frontiera i guerriglieri stanno scagliando, nella boscaglia, la loro offensiva contro l'esercito regolare di Kabila. Ma noi non lo sapevamo ancora.)
Paghiamo 35$a testa più 10$ per la K7 e 10$ per il campeggio.
Durante il tramonto e la cena, lampi e temporali sono visibili tutti attorno a noi nel buio. Decidiamo di continuare a dormire dentro l’abitacolo senza aprire la tenda.
Dopo una notte al solitario campeggio del parco, aprendo il portellone dalla K7 un ippopotamo, a pochi metri, ci da il buongiorno!
Ovviamente non usciamo dall’abitacolo e nell’attesa una colonia di oltre 30 manguste ci sfila di corsa davanti.

Ecco un nuovo animale avvistato: il Kobo dell’Uganda.
E’ molto simile all’impala ma di un’altra famiglia.

Siamo all’interno del continente africano.
Il mare dista centinaia di chilometri ma da alcuni laghi alcalini del parco si estrae sale.
E dove c’è acqua questi “giovanotti” poco rassicuranti sguazzano nel fango.

Crater Drive

C’è un percorso solo per fuoristrada che in certi tratti diventa trial.
E’ circa lungo 25 Km ma veramente spettacolare. Percorre il bordo di una serie di crateri vulcanici, alcuni asciutti e ricchi di vegetazione e altri riempiti da laghetti.
Solo questo merita l’ingresso al parco.



Durante il tragitto si avvistano diversi gruppi di elefanti.
Noi lasciamo il parco con il saluto di questa BELLA famigliola.

Equatore – 26 ott 2008

Riattraversiamo da sud a nord il parallelo massimo. Lo avevamo superato scendendo il 26 marzo, esattamente 7 mesi fa!
Che combinazione!

Foresta di Kibale – 27 ott 2008

Il tempo continua a non essere dei migliori. La stagione delle piogge è arrivata ma fa caldo.
Nella foresta che si infittisce si trovano diversi tipi di primati. A Kibale sono protetti in una riserva e pagando una guida del parco con 70 dollari a testa e una passeggiata di qualche ora, si possono vedere gli scimpanzè.
Noi alloggiamo dalla “mami” che gestisce il CVK camping. Molto “africano” ma caratteristico. Provate lo stufato di fagioli e cavolo per 1 euro!
GPS N 00°29.859’ E30°19.860’
Al mattino piove e noi ci accontentiamo di questi buffi babbuini.

Tutto il terreno è coltivato.
Grandi piantagioni di the, banane, mais, fagioli, patate. Il clima è ideale per la campagna. Nelle vigne si fanno 2 vendemmie l’anno e le piantagioni di caffè maturano 3 raccolti. Clima caldo umido e piogge per 2 mesi due volte in 12 mesi.
La gente però in questa parte sud della nazione è poco socievole e sempre accigliata. Se conoscesse le condizioni dei sorridenti abitanti del Mozambico, forse sarebbero meno cupi.

Kampala – 27 ott 2008

Entrando in città vengono alla mente le immagini del film “L’ultimo re di Scozia” (da vedere!) dove il folle ed incapace dittatore Amin negli anni ’70 inizia la sua opera di devastazione del paese durata 8 anni. Dopo di lui le cose con il riciclato Obote non sono migliorate, anzi. Per fortuna, oggi con l’attuale “presidente-dittatore” le cose stanno migliorando.
Facciamo il visto dell’Etiopia in 24 ore della durata di 3 mesi. Costo 30 dollari. Sono molto gentili e ci forniscono informazioni turistiche e cartine.
GPS N0° 20.110’ E32° 34.860’

Andiamo a visitare la tomba dei re degli antichi abitanti indigeni ugandesi: i Buganda. Una grande capanna in paglia un tempo dimora reale ed ora mausoleo dei diversi re defunti. La Kasubi royal tombs, ha un ingresso di 10.000 scellini a testa (4,5 euro)
Campeggiamo in città nel Red Chili Hideaway per 7.000 scellini a testa. Posto tappa per overlanders che raccomandiamo.
GPS N0°19.208’ E32° 37.800’

Aboke Girls

C’è un libro che si chiama Aboke Girls nel quale Els De Temmeman racconta la storia vera di 139 ragazzine rapite e violentate dieci anni fa dai guerriglieri di Joseph Coni nel nord dell’Uganda.
Dovevano servire come schiave sessuali per i bambini soldato che l’L.R.A. rapisce e costringe a diventare assassini. Erano tutte alunne della scuola e dormivano nel collegio interno alla missione di Aboke.
La suora responsabile, all’alba si è precipitata assieme ad un padre, al loro inseguimento e dopo alcuni giorni le hanno raggiunte.
I guerriglieri sono stati convinti a rilasciarne 109 ma 30 le hanno portate nel loro accampamento tra Congo e Sudan. Col tempo 26 sono riuscite a scappare, 2 sono state uccise e 2 sono ancora nelle loro mani.
Incontriamo suor Alzira che vive nella scuola di Aboke e lasciamo un gettone Elfo.
(dettagli in solidarietà)

Jinja, le Sorgenti del Nilo – 29 ott 2008

Per anni sono state cercate a prezzo di vite ed enormi sacrifici. Era il problema geografico del secolo e nel 1862 John Speke, che da anni esplorava il Lago Vittoria, le ha trovate osservando esattamente da qui, la nascita di questo fiume uscente a nord del lago. Lo ha chiamato il Nilo Vittoria. In queste acque nel 1948 si immerse Gandhi in visita.
Non vi consigliamo di visitare il sito ufficiale, costoso (10000sch a testa) e completamente privo di interesse.Troverete solo souvenir. Recatevi invece dall’altra parte del fiume in auto dove sorge l’obelisco che ricorda Speke e godrete del suo stesso panorama.

Le sue acque, da qui, dopo 6.400 Km e tre mesi di lento scorrere, attraverso l’Uganda, il Sudan e l’Egitto si buttano nel mar Mediterraneo.
Ne preleviamo un pò e la porteremo con noi per buona fortuna fino al mare dove, fra circa 3 mesi la riuniremo alla sorella acqua che ci scorre davanti.

Campeggiamo nell’ordinato Eden Rock Resorts con 5.500sch a testa, vicino alle rapide Bujagali.
GPS N0°25.263' E33°11.856'



In queste regioni, una mucca, più ha le corna grosse più è apprezzata. Anche se è magra…...
Ci rechiamo alla frontiera di Busia, dove in pochi minuti usciamo dal paese.

Impressioni sul paese

Molto rigogliosa con qualche bel parco e splendidi paesaggi.
Posti di blocco quasi inesistenti e la polizia sulla strada non ci ha mai fermati.
Vita abbastanza poco costosa.
Strade principali buone ma le altre sono in cattivo stato.
Anche se il governo sta cercando di sanare la situazione, confini nord con Sudan e ovest con Congo DCR sono ancora instabili a causa dei vicini paesi.

Cartelli, birre e curiosità