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The Diary
Sud africa 2

Riecco ci qui!

In pochi minuti entriamo di nuovo in Sud Africa. Non c’e’ nulla da pagare. Il nostro visto fatto precedentemente vale ancora ma scadrà il 25 Agosto. Non hanno considerato i giorni trascorsi fuori confine e non hanno rinnovato la data di scadenza.
Sulle strade del Sud Africa si incontriamo continuamente le “township”. Questi luoghi, retaggio della terribile e folle legge dell’Apartheid, erano le città destinate alla gente di colore.
All’interno delle mura che circoscrivevano le case e le baracche dovevano abitare i “non bianchi”. Non potevano risiedere in un altro luogo e non potevano recarsi nelle città “bianche” senza un apposito permesso. All’interno delle township erano proibiti i Pub e i locali da ballo.
Aree residenziali, spiagge, autobus, panchine, ospedali, scuole, luoghi e squadre sportive, tutto rigorosamente separato.
Oggi, che tutto questo è finito, rimangono le case, vivacemente colorate nei quartieri ghetto rimasti comunque poveri.

Pilanesberg Park – 5 ago 2008

Ci dirigiamo al Pilanesberg Park, una riserva ricca di ogni tipo di animali. Un complesso di vulcani estinti da milioni di anni che accolgono all’interno del loro cratere un enorme lago.
Siamo fortunati nella “caccia” e ci imbattiamo in due esemplari di rinoceronte bianco.

Pretoria – 6 ago 2008

Ci diamo subito da fare per alcune operazioni indispensabili.
Praticamente stiamo per partire per un viaggio simile all’andata e bisognaevere la stessa cura del mezzo di quando siamo partiti.
Cerchiamo un gommista che venda le Michelin XZL e non è un compito facile, soprattutto ad un prezzo ragionevole. Finalmente le troviamo in centro da E.K. Tyre GPS S25°44.850’ E28°10.844’ Buon servizio e prezzi contenuti. Lasciamo le vecchie fedeli gomme, ancora in grado di compiere, ci dicono qui, 6.000km.










Nel frattempo anche Laura fa un tagliando ai capelli da Sarah…

Troviamo anche un centro Land Rover ufficiale in zona Centurion
GPS S25° 51.985’ E28° 11.702’
Grande competenza ma un poco cari. Facciamo verificare i cuscinetti delle 4 ruote, sostituire le 4 rondelle ferma bulloni dei mozzi e stringerli come si deve.
Sostituiamo di nuovo, per la terza volta, i silent block dei puntoni del ponte posteriore.
Compriamo qualche pezzo di ricambio e la K7 è pronta per tornare.

Ci rechiamo all’Ambasciata Italiana perchè le pagine del nostro passaporto sono ormai terminate.
Gentilmente, con una certa rapidità ce ne rilasciano uno nuovo (costo circa 85 euro cadauno).
L’ambasciata si trova nella parte alta della città vicino alla collina dove c’è il palazzo “Union Buildings”, la sede del governo progettato da H.Baker alla fine del 1800.

Alloggiamo al Pretoria Backpackers
GPS S25°45.113’ E28°13.222’,
una vecchia casa ristrutturata con camino e vasca dei pesci rossi in giardino.
Ma noi alloggiamo nella capanna “degli attrezzi” in cortile, non proprio di lusso ma più economica.
Però è ben “arredata” e riscaldata.

Questa città, capitale amministrativa, è il cuore del territorio Boero. E’ stata la roccaforte bianca dei “trekkers” del Sud Africa, i coloni olandesi che spostandosi dalla costa prendevano possesso dei territori interni, costruendo fattorie ed insediamenti. Oggi Pretoria non è un luogo adatto alle passeggiate cittadine. Occorre fare attenzione al quartiere dove ci si reca. La vivace Church Square, ad esempio, con la statua di Paul Kruger, e le sue sentinelle di bronzo forgiate in Italia, è il centro cittadino ma non si vedono bianchi in giro.
Siamo praticamente gli unici.

Parco Kruger - 12 ago 2008

Il Parco Kruger è forse fra i più famosi del mondo.
Fondato da Paul Kruger nel 1898 come riserva privata di caccia, è diventato 30 anni dopo Parco nel grazie a J.S.Hamilton.
Appena arrivati ci presenta il suo biglietto da visita.
Un fiume pieno ci coccodrilli…


...e qualche minuto dopo un elefante ci carica.

Niente male come inizio!

Il parco pieno di animali selvaggio di ogni tipo è percorso da svariate piste e strade con diversi campeggi recintati.
Ma sono tutti perennemente pieni e prenotati, "fully book" dicono i ranger continuamente.
I tour operator in genere bloccano massicciamente i posti anche se non li utilizzano tutti e per il turismo normale diventa difficile muoversi.
Noi decidiamo di fare i… “selvatici”.
Andiamo comunque nel campeggio che ci pare all’ultimo momento, alla sera alle 18 quando chiudono i cancelli e non posso mandarti via, e… ci presentiamo alla reception.
Un poco di teatro e di sorrisi e ci sistemano.
Ha, bene!
Perfetto.
Questi cheetah con prole visti in libertà non danno la sensazione di gattoni che avevano quando li abbiamo visti nelle farm.

BIG FIVE! – 13 ago 2008

Qui si vedono moltissimi impala, kudu, elefanti, giraffe, ippopotami, zebre, saltarupe, ma solo il 13 agosto è il giorno in cui vediamo nello stesso giorno i mitici BIG FIVE!

Elefante, Rinoceronte, Bufalo, Leone e il difficilissimo Leopardo.


Blyde River Canyon - 15 Ago 2008

Fra frutteti e aranceti, questo è il terzo Canyon al mondo dopo quello americano e il Fisher River in Namibia.
Facciamo un’escursione a piedi per vederlo meglio e sgranchirci un poco le gambe dopo tanta auto.

Si incontrano angoli veramente paradisiaci. Mancano dolo le ninfe e le fate.
Approfittiamo della pausa di mezza giornata per qualche lavoretto sulla K7.
Controllo di tutti i livelli, rivettato alcuni punti della carrozzeria dove avevano ceduto, fatto e fissato una staffa di supporto alla lamiera di protezione dei freni a disco che si era spezzata.


La strada che percorre la sponda destra del Canyon è piena di cascate e punti panoramici.
Bel posto ma il tempo non è dei migliori e noi filiamo via.

Impressioni sul paese

Il sud Africa e' un paese estremamente complesso. Diverso da tutti i paesi africani da nord a sud. La sua storia e' molto articolata, fatta di guerre interne fra Boeri (olandesi) e inglesi. Lotte fra africani e bianchi, influssi asiatici di massicce ondate di popolazione. I bianchi che vi abitano hanno radici di quasi 400 anni. Non si sentono coloni ma appartenenti a questa terra. Dal punto di vista sociologico e' una nazione unica e di complessa comprensione.
La "pressione" sociale delle popolazioni di colore sulla parte bianca crea tensioni psicologiche notevoli.
Dal punto di vista turistico, se si fa MOLTA attenzione alla micro criminalita' con le consuete precauzioni dei paesi "caldi", e' un luogo molto bello.
Praticamente europeo dal punto di vista dei locali pubblici e dei servizi di qualunque tipo.
Ha innumerevoli parchi e localita' turistiche. Un luogo che si puo' visitare in due settimane se si guardano le cose essenziali, ma anche due mesi se si vuole guardare anche scorci incantevoli fuori dalle rotte turistiche. Noi vi abbiamo trascorso quasi due mesi e tantissimi luoghi non li abbiamo potuti visitare per la ricchezza di scelta.
In quanto tempo, secondo voi si puo' visitare l'Italia?

Cartelli birre e curiosita'