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The Diary
Togo

Ykpa Dafo Entrata in Togo – 17 feb 2008

Evidentemente in questa frontiera di montagna non entrano molte auto straniere. Un uomo in canottiera un tempo chiara, quando ci vede si affretta ad entrare nella casupola di fianco alla canna di bambu che sbarra la strada. Si sistema al suo posto ufficiale di poliziotto di frontiera. Seduto sullo sgabello dietro il tavolo in legno.
E’ molto gentile e osserva attentamente il nostro passaporto soffermandosi a lungo sul visto di ingresso del Ghana appena utilizzato(!!!).
Lo guarda, lo riguarda e prende il timbro di ingresso in Togo per apporre la certificazione del nostro ingresso. Lo fermiamo educatamente e gli facciamo notare che il visto del Togo, che pareva non interessargli, è 2 pagine più indietro. Annuisce sorridendo come uno scolaro colto in errore durante una interrogazione alla lavagna e appone il timbro a fianco, chiedendoci se la posizione andava bene.
La dogana alcuni chilometri più avanti non è più pratica di pratiche.
L’ufficiale in divisa, questa volta è però anziano. Il suo modo di fare burbero e risoluto vuole sottolineare che lui è l’autorità.
Rimane il fatto che non ha mai visto un carnet de passage e pare faccia persino fatica a leggerlo. Forse per la gradazione degli occhiali non più adatta ai suoi occhi.
Con molta pazienza e cautela gli insegniamo a compilarlo senza sminuire la sua figura di ufficiale. Lo guidiamo lentamente nella compilazione del foglio e finalmente timbra!
Aggiunge un seria richiesta di compenso per la fatica appena terminata. Con qualche sorriso, battuta e complimento, riusciamo a ripartire. Eccoci in Togo.

Pizza Atomica

Festeggiamo a Kapalime con una pizza Togolese fatta da locali. MOLTO strana ma buona.
Dormiamo nel piazzale del Grand Hotel 30 Aout. 5000 CFA per due.
GPS N6°53,300’E000°38,230’

Le farfalle di Prospero – 18 feb 2008

Nel paese di Kluoto c’e’ un castello diroccato che però si visita solo con permesso ministeriale. Dallo stesso paese si possono fare escursioni nella boscaglia tropicale a caccia di farfalle. Non è questo il mese giusto ma ci facciamo accompagnare da Prospero “Papillon” un pittore-guida esperto cacciatore di farfalle.

Non vediamo molte più farfalle di quelle della cascata Wli ma un curioso insetto stecco ci ripaga delle ore di cammino.

Ecco la nostra caccia grossa

Acquistiamo alcuni bei dipinti degli allievi della sua scuola di pittura effettuati su cotone naturale con colori vegetali. Serviranno per le bancarelle di solidarietà una volta ritornati.

Lomé – 18 feb 2008

Trafficatissima, umida e caotica.
La frescura montana di ieri è già lontana. Ricompaiono le frotte di motorini scatenati.
Paese francofono; Peugeot ha lavorato bene nel passato.
Anche gli assalti al turista riprendono con energia. Non riusciamo a fermarci un secondo che subito 5 venditori di cartoline, marijunana, cambisti non ci danno tregua attraverso il finestrino.
Quello che più indispone è che pretendono l’attenzione anche se vedono che si sta parlando. E si offendono pure se non li consideri!
Spediamo le cartoline, cerchiamo invano il pneumatico Michelin, facciamo la spesa in un supermercato cinese e raggiungiamo la spiaggia dove campeggiamo per la notte.
Chez Alice GPS N6°09,965’ E1°20,466’

Via dal Togo- 19 feb 2008

Per una serie di fattori.
Il Togo è isolato dal resto del mondo. Tutti i punti internet sono chiusi o sconnessi da giorni. Non è possibile chiamare fuori dal paese con nessun tipo di telefono. (tranne il satellitare che sfugge al controllo governativo.)
Questo fatto non è solo seccante e scomodo. In un paese fresco di guerra civile e colpi di stato (ultimo nel 2005), governato da una dittatura assoluta, non fa stare tranquilli.
La gente ci è parsa più aggressiva del solito, anche solo nell’approccio stradale.
Non ci sono cose di particolare interesse da visitare.
Le piogge in Camerun renderanno le strade inagibili e cominciano nel mese di marzo.
Ecco, per questa serie di fattori decidiamo di uscire dal paese ed entrare in Benin.
Frontiera di uscita facile in pochi minuti siamo fuori.

Impressioni sul paese.

Sinceramente siamo stati troppo poco tempo per dare dei giudizi fondati.
Le nostre sensazioni sono state di una certa “agitazione”. Forse la violenza recente che hanno subito è rimasta nell’aria rendendo più aggressive le persone.
In generale non sembra molto sviluppato.

Due cose curiose.
In tre giorni abbiamo visto più matti in circolazione che in tutti gli altri stati messi assieme.
La gente non pare avere il senso del pudore.
Tutti urinano per strada tranquillamente ed i cartelli che si vedono in giro…

Cartelli birre e curiosità